Viaggio nel Fediverso attraverso Mastodon

Nella vasta rete di Internet esiste da tempo un universo a sé stante, quasi una realtà parallela o alternativa, se vogliamo, alla Star Trek: il Fediverso. Ho cominciato a notare che ne se parlava molto quando, come un fulmine a ciel sereno, è iniziata a girare la notizia che Elon Musk aveva acquistato Twitter, operazione che pochi giorni dopo ha subito una sospensione. Storcendo il naso ho cercato di capirne di più, e quello che ho letto mi ha lasciato perplesso perché, tutto sommato, su Twitter ci sto ancora abbastanza bene. Immediatamente poi, la curiosità è andata tutta sul tanto parlare del Fediverso e di Mastodon e ho voluto approfondire.

Mi sono registrato all’istanza italiana generalista di Mastodon (mastodon.uno) che risulta essere la più attiva dove, confesso, non ho iniziato proprio con il piede giusto in quanto non comprendendo alcuni aspetti dell’ambiente mi sono spazientito ma nonostante quello, ho ricevuto subito pronta assistenza e cortesia. Una volta capita l’aria che tirava, ho cominciato a guardare tutto quello che mi veniva offerto con altri occhi. Sono su Mastodon da circa fine Aprile e di giorno in giorno scopro sempre qualcosa, non tanto nel funzionamento dell’istanza, perché c’è quello che serve e non manca niente, quanto nella disponibilità di tutti e nella tranquillità dell’ambiente. Nel registrarsi a Mastodon, o ad altre istanze, viene consigliato un certo tipo di comportamento che dipende soprattutto dal tipo di istanza e del tema dato, oltre che all’impronta che un amministratore dà alla propria creatura sbattendosi non poco. Credo che chi va oltre un certo tipo di comportamento, sia il primo che capisce di non essere adatto al Fediverso.
Personalmente parlando, il Fediverso mi fa tornare agli albori di Internet quando era in voga il protocollo Internet Relay Chat che era diviso in svariati network (Ircnet, Azzurra, Undernet…) divisi in server gestiti in maniera diversa. Al loro interno erano presenti dei canali registrati (compreso il mio) dai frequentatori. Canali tematici, pubblici o privati, che ospitano sia utenti che bot, molti di sistema e con funzioni di gestione del canale, altri per puro divertimento con giochi. IRC è ancora in un uso ma l’avvento dei social network e di altre tecnologie è stato messo probabilmente in secondo piano.
Pur essendo un sistema differente, visto che IRC è soltanto un network di chat, il Fediverso ha un funzionamento analogo: in esso esistono server, o istanze, che invece di ospitare canali ospitano progetti realizzati e gestiti da utenti singoli o da gruppi. Ogni progetto è auto finanziato da chi gli dà vita e ogni progetto è facile che, oltre ad avere un buon numero di seguaci, riceva da loro anche qualche donazione tramite piattaforme dedicate simili alle più conosciute. Ogni istanza è federata e non centralizzata, questo fa si che un utente registrato su di una determinata istanza sia in grado di leggere quello che altri utenti pubblicano da un altro tipo di istanza del Fediverso. Io da mastodon.uno posso vedere una foto pubblicata da qualcuno su Pixelfed (che è simile ad Instagram), un post da Friendica (simil Facebook ma più attrezzato), un video condiviso da Peertube o un qualcosa scritto dal recentissimo Feddit (la versione libera di Reddit).
Anche nelle piccole cose pubblicate su mastodon.uno o comunque nel Fediverso, c’è sempre un minimo riscontro con qualcuno che contribuisce con un commento in linea con il toot, ed è un attimo fare una nuova conoscenza. Il viaggio continua.
Il mio profilo su mastodon.uno: https://mastodon.uno/@antilopefusa