Matrimoni a tempo determinato: l’artista “Colline di tristezza” ne richiede l’istituzione
L’artista senza volto Colline di tristezza, noto per il suo impegno nella lotta al fumo e per la salute mentale, richiede l’istituzione dei matrimoni a tempo determinato. La proposta è rivolta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.
Secondo il non-cantante torinese, viviamo in un’epoca di incertezze, dove tutto è provvisorio, e la stessa istituzione del matrimonio può “in alcuni casi” risultare “quasi obsoleta”.
Matrimoni a tempo
L’artista propone quindi di istituire le nozze a tempo, dove i coniugi potranno scegliere la durata del matrimonio o, alternativamente, si potrebbero scegliere delle modalità standard ovvero dei contratti matrimoniali di 6 mesi o un anno, che possono essere rinnovati anche più volte, per alcuni versi qualcosa che accade con le durate standard dei contratti di affitto.
“Chiaramente stiamo parlando di dettagli, su cui dovrebbe eventualmente decidere il legislatore” afferma Colline di tristezza.
“Il matrimonio per tutta la vita, è – a detta dell’artista – un istituto che aveva senso decenni fa, ora in una società più “dinamica e che va veloce”, dove molte persone divorziano, può avere un senso maggiore prevedere una durata precisa e delimitata nel tempo di un contratto matrimoniale nel quale “vi siano diritti e doveri specifici che, almeno per un lasso di tempo delimitato, si spera vengano maggiormente rispettati”.
Cenni sull’artista
Colline di tristezza è un autore di jingle torinese, artista senza volto, ideatore di iniziative e proposte in vari campi.
Sceso in campo a favore della mobilità sostenibile, contro il Revenge Porn e per l’aumento dell’offerta di prodotti vegan-friendly, Colline ha lanciato nel 2020 una proposta per una maglietta con l’igienizzante (T-Soap).
Toccando anche argomenti più frivoli come il calcio o la lotta alla confusione geografica, Colline ha nel tempo affrontato anche i temi della solitudine dei single ai tempi del coronavirus e della lotta al burnout, proponendo in quest’ultimo caso l’istituzione di rage room e camere del pianto in ospedali e scuole.
Per info e contatti scrivere alla mail collineditristezza@gmail.com.
Breve Rassegna Stampa